Il Premio Testa d'Aj celebra chi va controcorrente
Tra il profumo dei fujot e i colori delle verdure, il Bagna Cauda Day vuole essere anche un momento per celebrare esperienze che hanno lasciato un segno. Per questo dal 2016 l’associazione Astigiani conferisce il Premio Testa d’Aj a persone che nella vita hanno dimostrato, con tenacia, passione e un tocco di ironia, di saper andare controcorrente.

Nel 2019, il riconoscimento è stato assegnato Carlin Petrini, presidente di Slow Food International, e alla scrittrice torinese Margherita Oggero. Ha ricevuto il premio anche Giacomo Ghiazza, autore del bavAGLIOlone d’autore 2019, e a Paolo Fresu, autore del bavAGLIOlone 2014 che conteneva il motto “A qualcuno piace cauda”.

Il Testa d’Aj 2018 è stato assegnato a Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose, al pittore Massimo Ricci e all’ortolano Stefano Scavino.

Nel 2017 il vincitore è stato Antonio Ricci, autore tv e creatore di Striscia la notizia, premiato nei giorni del Bagna Cauda Day insieme a Mariuccia Borio, donna del vino, Luigi Piccatto, fumettista autore del bavAGLIOlone 2017, e gli storici acciugai Battista Mario Delpui e Giovanni Martino.

La prima edizione del premio, un’artistica riproduzione di una testa d’aglio realizzata da Marco Aru, è stata assegnata allo scrittore e filosofo Guido Ceronetti, che dedicò un’ode alla bagna cauda in onore dell’amico nicese Arturo Bersano. Gli altri vincitori furono l’architetto e vignettista Antonio Guarene, autore del bavAGLIOlone nel 2016, e i ristoratori Piero Fassi e Rosalba Faussone.