Il premio Testa d’Aj a Carlin Petrini, Margherita Oggero, Giacomo Ghiazza e Paolo Fresu

Ieri pomeriggio, in apertura del Bagna Cauda Day 2019, l’associazione Astigiani ha consegnato il Premio Testa d’Aj. Un riconoscimento assegnato a persone che nella vita hanno dimostrato, con tenacia, passione e un tocco di ironia, di saper andare controcorrente.

Giunto alla quarta edizione, il riconoscimento è stato assegnato a una figura che è stata anche di ispirazione per Astigiani: Carlin Petrini, presidente di Slow Food International. Nella motivazione si ricorda come Petrini “a partire dalle colline di casa abbia portato nel mondo un nuovo senso del cibo”. Dopo essere stato tra i fondatori di Arci Gola, negli anni Ottanta sviluppò il movimento Slow Food. In un momento in cui esplodeva anche in Europa il concetto di fast food, ecco nascere un’associazione che si dava l’obiettivo di valorizzare il valore culturale e sociale del cibo. A Carlin Petrini si devono anche istituzioni come l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e la nascita del Salone del Gusto e di Terra Madre.

Oltre a Carlin Petrini il premio Testa d’Aj (un’artistica testa d’aglio scolpita da Marco Aru) è stato assegnato alla scrittrice torinese Margherita Oggero che ha saputo con sagacia creare situazioni e personaggi che hanno arricchito il panorama letterario italiano aggiungendo una nota ironica al mondo del giallo. La scrittrice, a suo merito, non nasconde la passione per la bagna cauda e l’aglio.

Ha ricevuto il premio anche Giacomo Ghiazza autore del bavAGLIOlone d’autore che quest’anno riceveranno i bagnacaudisti in tutti i locali aderenti. Illustratore astigiano, da oltre trent’anni Ghiazza lavora a Hollywood come autore di successo di importanti storyboard. Egli ha così messo sotto i riflettori la bagna cauda. Il riconoscimento è stato assegnato inoltre a Paolo Fresu, autore del bavAGLIOlone 2014 che conteneva il motto “A qualcuno piace cauda” amico e compagno di scuola fin dalle elementari di Ghiazza.

Premio Testa d’Aj: l’albo d’oro

La prima edizione del premio nel 2016, è andata allo scrittore e filosofo Guido Ceronetti, che dedicò un’ode alla bagna cauda in onore dell’amico nicese Arturo Bersano. Gli altri vincitori furono l’architetto e vignettista Antonio Guarene, autore del bavAGLIOlone di quell’anno e i ristoratori Piero Fassi e Rosalba Faussone.

Nel 2017 il vincitore è stato Antonio Ricci, autore tv e creatore di Striscia la notizia, premiato nei giorni del Bagna Cauda Day insieme a Mariuccia Borio, produttrice di vino, Luigi Piccatto, celebre fumettista autore del bavAGLIOlone 2017, e gli storici acciugai Battista Mario Delpui e Giovanni Martino.

Il Testa d’Aj 2018 è stato assegnato a Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose, al pittore Massimo Ricci per il BavAGLIOone ’18 e al giovane ortolano Stefano Scavino.