Il Bagna Cauda Day è stata un’intuizione felice nata per sostenere la nostra rivista di storia e storie “Astigiani”. Ma in questi nove anni l’idea si è evoluta e ha preso nuovo forza.
Il primo obiettivo raggiunto è stato rilanciare il piatto e il rito della bagna cauda che era diventato un po’ la Cenerentola della ristorazione che la proponeva in forme timide, facendone intuire solo il sentore (la costa di peperone con un velo di bagnetta o il flan di cardi appena appena spruzzato). Invece la vera bagna cauda è convivialità, allegria, condivisione. Coinvolge e interessa l’intera filiera agroalimentare dal vino alle verdure.
Il Bagna Cauda Day non è una sagra come quelle che molte Pro loco fanno vivere da tempo con merito e impegno.
“Noi di Astigiani – ha ribadito il direttore Sergio Miravalle, durante la conferenza stampa di venerdì scorso – non pretendiamo di avere l’esclusiva sulla bagna cauda anche se ogni anno vantiamo innumerevoli tentativi di imitazione come la Settima Enigmistica e qualcuno di questi imitatori fa anche il furbetto dello scontrino e del marchio”.
IL BCD è una rete aperta e condivisa con finalità culturali, eno gastronomiche e solidali.
Solidali perché una parte degli utili sono destinati dall’associazione Astigiani a finanziare concrete azioni di solidarietà e quest’anno andranno a contribuire alla nascita del Bosco degli Astigiani, il progetto che ci vede in prima fila con il Comune di Asti, la Banca d’Asti, l’istituto agrario Penna. E siamo molto contenti che domenica 28 novembre alle ore 10,30 ci sia la cerimonia, aperta a tutti cittadini, di messa a dimora dei primi alberi simbolici: una quercia destinata a diventare l’albero guida del parco una risposta di vita alle ansie della pandemia e un modo per ricordarne le vittime. E verranno piantumati anche alcuni alberelli tartufigeni per segnare le straordinarie potenzialità e le biodiversità del nostro territorio.
Possiamo dire che chi quest’anno partecipa al BCD contribuisce a far nascere il Bosco degli Astigiani un parco pubblico di oltre 5 ettari sulle colline di Viatosto, e sapete quanto abbiamo bisogno
di alberi e di verde condiviso.
Veniamo all’edizione 2021 e al suo slogan “Quarta dose!”.
Potrebbero bastare i numeri a raccontare la voglia di bagna cauda che diffusa in Piemonte. Più di 135 locali tra ristoranti, cantine storiche, agriturismo, con una disponibilità di ventimila posti a tavola, (tutti al costo di 25 euro ) hanno aderito alla kermesse proposta per il nono anno dall’Associazione Astigiani che si svilupperà in due fine settimana (26,27, 28 novembre e 3,4, 5 dicembre). E’ prevista anche la possibilità di avere la bagna cauda a casa, già pronta con tutte le verdure giuste nei ristoranti che propongono la versione “Sporta a ca’” collaudata lo scorso anno in piena pandemia che ha consentto al BCd di non spegnere i fujot.
Il Bagna Cauda Day di quest’anno riaccende decine di migliaia di fujot con ha il profumo speciale della voglia di ripartire nel rispetto delle regole e con il consueto pizzico di ironia
Il vignettista Sergio Ponchione con capacità e l’arguzia ha disegnato la nostra idea iniziale. Ci permettiamo di sorridere in un momento serio come la pandemia. Dopo le vaccinazioni vere e necessarie crediamo che anche una “quarta dose” sottoforma di una bagna cauda a modo suo contribuisca a tener lontani i virus visto che, oltre alle note qualità antisettiche dell’aglio, certamente favorisce il distanziamento sociale.
Il bavagliolone che è la bandiera di ogni BCD (ci sono persino i collezionisti) quest’anno servirà per farsi un proprio personale Bagna Pass.
Basterà farsi un selfie indossando il bavaglione dell’edizione 2021 e conservare la proprio foto sul telefono cellulare.
Quell’immagine diventa il “Bagna pass”, un lasciapassare che avrà valore fino al 21 marzo 2022 e sarà riconosciuto nei locali che aderiscono al Bagna Cauda Day che esporranno questa vetrofania.
Mostrando il Bagna pass (proprio come si fa con il Green pass) si avrà un’accoglienza speciale e un brindisi omaggio con una coppa di Asti docg o Moscato d’Asti docg. E ci sono anche decine di negozi amici del Bagna Cauda Day (anch’essi con vetrofania) che a chi mostrerà il Bagna Pass, garantiranno sconti e omaggi. Vogliamo insomma tenere in vita un circuito positivo tra bagnacaudisti.
Con il Bagna pass si può partecipare al contest fotografico Bagna Cauda Clic sui canali Instagram e Facebook. Le migliori 12 foto saranno premiate con un magnum di Asti docg offerto dal Consorzio dell’Asti.
E qui sottolineo la presenza di altri importanti alleati del Bagna cauda Day a cominciare dal meraviglioso poker di aziende al top della produzione enologica astigiana: Bava di Cocconato, Braida di Rocchetta Tanaro, Cascina Castlet di Costigliole e Coppo di Canelli che parteciperanno anche alla prossima istituzione delle borse di ricerca sulla storia astigiana aperte agli studenti e ai giovani ricercatori.
Abbiamo poi Despar che ci ha aiutato a stampare le tovagliette con i proverbi del cibo che troverete su tutte e tavole del Bcd e ancora Mario Fongo con le sue lingue di suocera, Icoom e Cartochimica come preziosi partner tecnici, il torronificio Barbero che ha prodotto per noi queste meravigliose Acciculata il riso Guerrini della Baraggia biellese che sottolinea la presenza di altre specialità dell’agricoltura piemontese.
Perché il BCD ha cuore e baricentro ad Asti e ringraziamo il Comune per il patrocinio ma ha saputo diffondersi in tutto il Piemonte e anche fuori. Il sindaco di Asti Maurizio Rasero e l’assessore alle manifestazioni Loretta Rosso ha ribadito che il Bagna Cauda Day contribuisce con successo ad arricchire la proposta dell’autunno astigiano.
Basta andare sul sito www.bagnacaudaday. it per scoprirne la diffusione in tutto il Piemonte e nel mondo. Dai Piemontesi a Roma a quelli di Shanghai. Si celebrerà i Bcd anche a Berlino, perfino in Uzbekistan e in Eritrea e in Australia dove gruppi di italiani si riuniranno con i nostri bavaglioloni al collo per gustare una bagna cauda.
Il Bagna cauda day ottiene ogni anno un altro risultato fa venire ad Asti e nell’Astigiano migliaia di appassionati e sono gli stessi astigiani ad invitare parenti e amici. Importante anche la sezione Ninna Nanna con decine di alberghi, agriturismi affittacamere che propongono ospitalità a prezzi convenzionati.
Questo clima favorisce la nascita di iniziative collaterali come il mini corso di yoga nelle torre medioevale il trekking pro appetito sulle colline, la marcia cauda della Vittorio Alfieri, il mercatino solidale del libro enogastronomico Sfogliamo in collaborazione con la Cascina del Racconto, Militari in Congedo e Onav .
Per sapere quali sono i locali che aderiscono è sufficiente andare sul sito www.bagnacaudaday.it e scorrere gli elenchi, suddivisi per aree geografiche: Astigiano, Monferrato, Langhe, Torinese, Alto Piemonte e non solo.
Per ogni locale è pubblicata una scheda con il numero di posti messi a disposizione e il telefono per prenotare direttamente i propri posti a tavola.
La fortunata formula non cambia. Il prezzo di riferimento del piatto in tutti i locali sarà di 25 euro. La bagna cauda potrà essere proposta in varie versioni segnalate da un semaforo: Come dio comanda (rosso), eretica (giallo) o atea senz’aglio (verde). Previsto anche il Finale in gloria con tartufo. Il vino è proposto al prezzo di 12 euro a bottiglia.
Al Bagna Cauda Day aderiscono quest’anno anche la Coldiretti che ospiterà il mercatino dei prodotti per la Bagna Cauda nella sede di Campagna Amica di corso Alessandria ad Asti e la Cia (Agricoltori italiani) che avrà il suo Agrivan nel centro di Asti con assaggi di bagna cauda, proposti in versione food street, in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Agrario di Asti.
Lo hanno confermato Alessandro Durando presidente della Cia astigiana che ha sottolineato l’importanza del gioco di squadra e Diego Furia direttore della Coldiretti che ha adottato in pieno l’evento in piena sintonia con l’azione a favore del mondo agricolo.
All’associazione Astigiani sottolineano: “Ringraziamo fin da ora i titolari dei locali, i cuochi e le cuoche le centinaia di camerieri che nei giorni del Bagna Cauda Day saranno impegnati nel rispetto delle norme di sicurezza per far vivere al meglio l’evento nello spirito di convivialità regolata e attenta. Barbara Zavattero dell’agriturismo Ca’ Pinot che ha aderito fin dalla prima edizione ha ricordato il successo crescente con clienti che vengono di anno in anno e portano amici. Thomas Morra del ristorante Cavolo a Merenda quest’anno aggiunge alla partecipazione del suo locale anche una scuola di cucina gourmet per svelare anche a chi non li conosce tutti i segreti della bagna cauda con l’aiuto di cuochi e cuciniere.